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miércoles, 7 de mayo de 2014

ecco contest - arcipelago di La Maddalena


[what]: competition by gaian institute. the topic for the contest is sustainable design in nature-protected areas. the project consists in designing an information module for the national park of La Maddalena. 

[where]: arcipielago di La Maddalena, Italy 

[who]: raquel prendes & patricia aute

[when]: february 2014

the results came out last week, so time to share!



Il primo avvicinamento al luogo del progetto, l’arcipelago della Maddalena, avviene attraverso quelle che si possono considerare le sue caratteristiche principali. Si tratta di uno spazio protetto -Parco Naturale geomarino dal 1994- famoso per la ricchezza della flora e della fauna, ma anche per la presenza di costruzioni storiche.

Per scegliere la localizzazione dei padiglioni è risultato imprescindibile studiare le zone di balneazione, le pinete e le zone protette della costa intercalate a zone residenziali, oltre a vari fattori urbanistici e culturali. Il progetto cerca di ubicare i padiglioni in zone meno servite dai servizi turistici, ma non per questo meno frequentate: il passaggio dei visitatori ad ogni stagioni é ben visibile sul territorio.

I padiglioni diventano quindi una possibilità di dotare di attrezzature e servizi aree che si allontanino almeno 500 metri dai principali sentieri, monumenti storici e culturali e dai principali nuclei urbani. La stessa distanza si applica alle spi- agge, i belvedere o le cime delle colline. Questa dispersione fa sí che si possa dare un uso diverso ad ogni padiglione: come centro di servizi, punto di informazione e vendita, rifugio notturno o rifugio diurno.

L’elemento non é invasivo e si adatta alla natura che lo circonda. Per ottenere queste caratteristiche, si svolge una ricerca di un’infrastruttura che possa variare secondo le condizioni geografiche e le sue specificità d’uso. Ma anche il trasporto e l’ ubicazione sono aspetti non trascurabili: per questo, si sceglie un sistema prefabbricato che possa essere compresso ad un volume minimo, in modo da poter essere trasportato e assemblato con la massima efficienza.

La funzionalità del sistema si ispira alla tecnica dell’ origami. Si propone un disegno geometrico che permette costruire facilmente la struttura sulla base delle misure proposte. Si studiano, in concreto, due possibilità di assemblaggio. La prima, con l’ area massima di 2,5 m x 2,5 m, dà vita ad una serie di padiglioni pensati per servizi e punti vendita. La seconda, ampliando quest’area, permette cambiare le varie altezze fino a cambiare il padiglione in rifugio notturno.
Nella pratica, si materializzano le idee del padiglione del futuro: trasportabile, leggero, compatto e polivalente.


Il sistema costruttivo si basa su due aspetti principali. Da un lato, per combattere il terreno instabile ed irregolare, si presenta un’ impalcatura che permette ottenere una superficie d’ appoggio ferma. Con questo sistema semplice, si riesce a vincere gli sbalzi del terreno senza necessità di fondamenta né scavi, che lascerebbero un’impronta permanente sul paesaggio. 
Il secondo elemento é la struttura tridimensionale di bambù. La scelta del materiale é dettata dal fatto che sia molto più leggero che il legno corrente e, al tempo stesso, raggiunge livelli di resistenza simili all’ acciaio. É un materiale economico -la pianta può crescere anche vari metri all’ anno- e si monta con facilità, senza lasciare traccia sul territorio. Le giunture tra le barre di bambù sono d’acciaio, prefabbricate in modo da ridurre i tempo di esecuzione.
Riguardo alla copertura esterna, si sceglie un sistema tessile di doppia camera d’aria. Lo strato interno, leggermente traslucido, é di fibra di vetro ricoperto da PTFE. Lo strato esterno é tessile ETFE, più trasparente.











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